Presentazione
Durata
dal 1 Dicembre 2023 al 29 Febbraio 2024
Descrizione del progetto
PANORAMICA
Con il termine life skills si intendono l’insieme di abilità sociali, cognitive e personali che consentono di affrontare positivamente le richieste e le sfide che ci riserva la vita quotidiana.
Già più di 20 anni fa, nel 1993, per la prima volta il Dipartimento di Salute Mentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva confermato tali abilità psicosociali quali competenze privilegiate per promuovere l’educazione alla salute nell’ambito scolastico e, prima ancora, nell’ambito personale.
La scuola rappresenta, oggi più che mai, l’ambiente ideale per l’insegnamento delle life skills perché svolge un ruolo importante nei processi di socializzazione. A scuola si formano i bambini e gli adolescenti a pensare criticamente, a saper collaborare con gli altri, a creare e mantenere buone relazioni, a stabilire e riconoscere obiettivi e valutare il proprio apprendimento.
L’OMS ritiene che la fascia di età adatta per cominciare ad apprendere tali competenze sia tra i 6 e16 anni, periodo in cui eventuali comportamenti a rischio non sono ancora cristallizzati.
Ma queste abilità sono importanti in tutte le fasi della vita di una persona e in ogni contesto.
Le life skills sono indispensabili anche nel contesto lavorativo: a parità di competenze tecniche, un datore di lavoro o un recruiter sceglieranno chi è in grado di collaborare, di mediare, di risolvere conflitti e di comunicare nel modo più efficace.
Inoltre, la grande diffusione delle tecnologie e del digitale ci sta esponendo sempre di più a un “inaridimento” proprio di tali “abilità sociali” che solo in minima parte sono innate… e sono invece frutto di apprendimento e addestramento.
Quando si parla di “life skills” ci riferiamo a ben dieci competenze specifiche che proprio tutti possono imparare:
1. la capacità di prendere decisioni ovvero decision making: saper elaborare in modo attivo il processo decisionale sostenendo la decisione più opportuna;
2. la capacità di risolvere i problemi (il problem solving) saper risolvere in modo costruttivo i problemi e le criticità;
3. il pensiero creativo, cioè l’abilità di trovare soluzioni alternative alle svariate situazioni che si presentano nella vita. Essa ha un ruolo importante nella richiestissima capacità di problem solving;
4. il senso critico: la capacità di ri-elaborare in modo autonomo e oggettivo situazioni e avvenimenti; il pensiero critico potrebbe sostenere moltissimo i giovani a contrastare e gestire meglio quelli che sono gli innegabili “rischi” che si celano in un utilizzo “non etico della Rete internet”;
5. la comunicazione efficace: sapersi esprimere in modo efficace nelle diverse situazioni, saper esprimere sentimenti, bisogni e stati d’animo in modo appropriato, essere in grado di ascoltare l’altro;
6. la capacità di relazionarsi con gli altri, ossia l’abilità di stabilire e mantenere relazioni significative in modo positivo e saper interrompere relazioni, se necessario, in modo costruttivo e non violento;
7. la conoscenza di sé, delle proprie abilità, dei propri punti di forza e di debolezza e dei propri bisogni;
8. l’empatia ossia la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, cioè di ascoltare senza pregiudizi, cercando di capire il punto di vista dell’altro;
9. la gestione delle emozioni: consapevolezza delle proprie emozioni e la capacità di gestione delle stesse in un contesto multiplo;
10. la gestione dello stress ovvero la capacità di riconoscere le cause che creano tensione, di saper mettere in atto dei cambiamenti, di sapersi adattare alle situazioni.
La scuola rappresenta il luogo ideale dove gli studenti possono apprendere tali competenze che sono fondamentali per la “dimensione sociale” verso la quale si muovono i giovani… questo perché è il primo esempio e prototipo di “ambiente sociale” nel quale ci siamo mossi praticamente tutti.
Il ruolo della Scuola è, da questo punto di vista, realmente strategico nella preparazione delle risorse umane, visto che poi aziende o Università organizzano spesso corsi di formazione per l’apprendimento delle life skills, rivolti ai dipendenti o ai giovani. Perché? Perché nella pratica quotidiana è fondamentale prima ancora di saper lavorare essere in grado di relazionarsi efficacemente e saper negoziare con gli altri.
DESTINATARI
Percorsi formativi e laboratoriali co-curriculari, rivolti a gruppi di almeno 9 destinatari.
I percorsi co-curricolari sono rivolti a rivolto ai ragazzi e alle ragazze che frequentano la scuola secondaria di secondo grado e che vivono con difficoltà la realtà scolastica; a studenti con marcate fragilità didattiche, con disturbi di apprendimento, con ritardi cognitivi di lieve livello, autismo ad alto funzionamento (sindrome di Asperger), ADHD, DOP, sindromi genetiche.
La finalità generale è quella di prevenire il rischio di dispersione scolastica nonché di portare a compimento efficaci “Progetti di Vita”.
MODALITA’ E ATTIVITA’ LABORATORIALE
Le “life skills” saranno suddivise in 8 macrocategorie:
1. abilità che aiutano a stare BENE insieme (es.: parlare sottovoce, essere positivi con gli altri membri, rispettare i turni e gli altri, ringraziare, apprezzare, ecc);
2. abilità che aiutano a lavorare bene insieme per realizzare un compito richiesto (es.: condividere le emozioni, entrare in empatia, dividersi il lavoro, organizzare e condividere i materiali, ecc);
3. saper comprendere e utilizzare i materiali e strumenti professionali e non (es.: pensare a voce alta, aiutare i compagni, riassumere, usare il cellulare/ tablet in modo funzionale al compito, ecc);
4. saper porre domande, saper esprimere la propria opinione in modo pacato e corretto senza criticare gli altri, piuttosto accogliendo sia loro sia le opinioni;
5. abilità di orientamento cittadino (es. leggere e seguire indicazioni stradali, saper individuare punti di riferimento, riconoscere fermate di autobus, metro e taxi, saper individuare eventuali luoghi di lavoro -sede di stage anche mediante uso funzionale di google maps, uso dei mezzi pubblici, conoscenza e rispetto della segnaletica stradale pedonale e non,ecc.)
6. abilità comunicative: saper chiedere, saper dare i propri dati…
7. abilità nell’uso del denaro: acquisizione del valore del denaro, riconoscimento, conteggio, corrispondenza prezzo-denaro, resto, cc.
8. abilità nell’uso dei servizi: corrispondenza prodotto-negozio, supermercati, negozi di uso comune, bar, uffici postali, mezzi pubblici…
Le attività si svilupperanno all’interno di un macro-laboratorio di Skill e si sostanzieranno nell’attivazione di:
• Un laboratorio espressivo e relazionale denominato “Sole, Cuore, Amore “con uno spazio di ascolto per i ragazzi al fine di affrontare le difficoltà connesse alla loro crescita e al tema del sé.
• Incontri formativi su tematiche d’interesse connesse alla vita quotidiana e lavorativa al fine di inserire la personale riflessione sul proprio futuro all’interno di un quadro più ampio, che comprenda anche una minima consapevolezza della realtà sociale del contesto in cui si vive.
• Incontri con referenti del settore professionale nel campo della enogastronomia, per affrontare in modo adeguato il tema del mondo del lavoro:
1. un referente del Progetto Nazionale “Albergo Etico” e/o referente “Albergo ETICO the first in Rome;
2. un referente del settore lavoro ASSOCIAZIONE ITALIANA PERSONE DOWN (AIPD),
3. un referente di uno o più CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE (CFP) del comune di Roma
• Percorso di orientamento professionale in Uscita:
si prevedono incontri con gli alunni ed all’occorrenza con i genitori degli stessi, al fine di illustrare l’offerta formativa- lavorativa del territorio metropolitano, con l’obiettivo di riflettere sul dopo di noi, sulle potenzialità di ciascun alunno nonché sulle attitudini ed inclinazioni da sollecitare ed indirizzare verso il mondo del lavoro.
• Si potranno realizzare alcune visite presso le possibili sedi di stage e strutture afferenti il settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità Alberghiera.
TAPPE E METODOLOGIA DEL PROGETTO
Gli incontri saranno suddivisi in 4 momenti
1. Modeling: questo illustrerà, in modo chiaro, sintetico e nella giusta sequenza, quali comportamenti devono essere messi in atto per far sì che si apprenda una data abilità sociale. Avviene attraverso la ‘’messa in scena’’ vera e propria di tali comportamenti da parte del docente e degli alunni coinvolti;
2. Role playing: questa fase aiuta l’alunno ad imparare una data abilità e prevede che siano gli stessi ragazzi attori della scena;
3. Feedback informazionale: questa fase aiuterà il ragazzo/a a capire se ha eseguito le azioni nel modo corretto, quali paure o difficoltà l’hanno caratterizzata e in che modo l’abilità possa essere applicata nella vita reale;
4. Generalizzazione degli apprendimenti: questa è la fase più importante e delicata di questo percorso. Sarà, infatti, compito dei conduttori facilitare la generalizzazione dei comportamenti assegnando dei piccoli esercizi da sviluppare anche a casa, rinforzando di volta in volta il comportamento adeguato eseguito. Questi compiti saranno scelti insieme agli alunni coinvolti ed ai lor
La METODOLOGIA EDUCATIVA sarà costruita intorno ai seguenti punti:
• un rapporto basato su motivazione e “verità”;
• coinvolgimento attivo dei ragazzi nelle scelte e nella gestione delle attività;
• considerazione del loro “essere grandi” e riconoscimento esplicito di tale ruolo anche come rinforzo verso l’acquisizione di ulteriori autonomie;
• percorsi e strategie personalizzate.
TEMPI – TIMELINE
Le attività si svolgeranno da DICEMBRE 2023 a FEBBRAIO 2024
Per un numero TOTALE di ORE 40
CONDUTTORI DEL PROGETTO
Il progetto sarà gestito da:
• un Docente Esperto prof.ssa RAFFAELLA CIGNITTI (Psicopedagogista e docente Specializzata nelle Attività di sostegno didattico)
• un Docente Tutor, prof. LUCA VISSANI (docente tecnico pratico)
Obiettivi
PROGETTO VOLTO ALL’ACQUISIZIONE DI “LIFE SKILLS” - COMPETENZE PER LA VITA - INDISPENSABILI PER L’INCLUSIONE SOCIALE E PROFESSIONALE RICADENTE NELL'AMBITO EDUCATIVO “DISPERSIONE SCOLASTICA E SUCCESSO FORMATIVO”.
Partecipanti
Percorsi formativi e laboratoriali co-curriculari, rivolti a gruppi di almeno 9 destinatari.
I percorsi co-curricolari sono rivolti a rivolto ai ragazzi e alle ragazze che frequentano la scuola secondaria di secondo grado e che vivono con difficoltà la realtà scolastica; a studenti con marcate fragilità didattiche, con disturbi di apprendimento, con ritardi cognitivi di lieve livello, autismo ad alto funzionamento (sindrome di Asperger), ADHD, DOP, sindromi genetiche.
La finalità generale è quella di prevenire il rischio di dispersione scolastica nonché di portare a compimento efficaci “Progetti di Vita”.